Altre Memorie
Persecuzioni dimenticate: omosessualità e malattie mentali durante il nazismo
L'incontro si terrà giovedì 31 gennaio alle ore 19 all'Acsal in piazza Fabrizio De André 76.
Gli interventi saranno del docente di Filosofia Francesco Pivetta che tratterà dell’Omocausto, l’olocausto subito dagli omosessuali durante il regime nazista e lo psichiatra Ennio Piantato con una relazione sulle politiche di eliminazione da parte dello stesso regime ai danni delle persone con problemi psichiatrici.
Gli interventi saranno del docente di Filosofia Francesco Pivetta che tratterà dell’Omocausto, l’olocausto subito dagli omosessuali durante il regime nazista e lo psichiatra Ennio Piantato con una relazione sulle politiche di eliminazione da parte dello stesso regime ai danni delle persone con problemi psichiatrici.
Inoltre, nel corso della serata, verranno proposte alcune letture che faranno luce su altre persecuzioni dimenticate a danno di altre minoranze tra cui i rom e i Testimoni di Geova.
Durante la serata verrà offerto ai presenti un buffet.
L'identità è un tessuto costruito nel tempo, un viaggio fatto di ricerca, di scoperta, di contaminazione che forgia lo spirito, la mente e il corpo. Un lungo viaggio, la cui meta è ritrovare se stessi e l'incontro con gli altri.
La diversità è un bene comune. E' ciò che permette l'incontro con l'altro. E' uno scambio fatto di esperienze, sorrisi, dolori ed emozioni. E' quello che rende ogni individuo unico e speciale.
È difficile pensare che la diversità sia uno dei valori fondamentali della nostra società.
Ma la diversità è sinonimo di cultura, ricchezza, scambio, crescita, necessità. Fa parte della storia di ogni uomo e non può essere rinnegata.
Spesso appare come un pericolo, una minaccia, un ostacolo che si oppone tra le persone, una barriera che impedisce di incontrare l’altro. Certo è più rilassante avere a che fare con ciò che si conosce, perché questo ci fa sentire più al sicuro.
Gestire la diversità richiede impegno, coraggio, pazienza, ma regala la gioia della scoperta, il rischio del confronto e l’audacia del mettersi in discussione.
Nessun commento:
Posta un commento