"Sei proprio una zucca vuota!"
la prendeva in giro affettuosamente il nonno quando era piccola e giocava nel cortile della cascina.
La stessa cascina che oggi è diventata il suo ristorante:
l'"Osteria delle zucche vuote".
Roberta Bertocco da allora è cresciuta, bhè, neanche poi tanto visto che è ancora molto giovane (ha 25 anni) e nella sua "zucca" di idee ce ne sono molte, buone, precise ed anche gustose.
Sapori definiti, preparazione creativa dei piatti, stagionalità, prodotti tipici del territorio ed un ottimo rapporto qualità prezzo.
Ora, detto così può sembrare che la sottoscritta sia un'esperta e francamente, soprattutto agli occhi di chi mi conosce bene, sarei poco credibile, ma quando a gustare i piatti con una precisione quasi chirurgica è Roberta Rocchi, titolare assieme alla sorella Elisa de le "Cantine del Gavi", uno dei ristoranti più rinomati d'Italia, grazie al papà Alberto che l'ha reso celebre, tutto è decisamente più credibile.
Incuriosita e desiderosa di complimentarmi con lo chef, chiedo alla cameriera che ci serve in sala di incontrarlo.
-Intanto, ignara, stavo infilando una doppietta di gaffes una dietro all'altra, così,senza possibilità di tirare la cordicella per il paracadute di sicurezza, che non ricordo da quanto tempo non mi capitasse-....
Sorpresa!!!!
Ecco che dalla cucina ti esce uno scricciolo di donna, timida, imbarazzata che mentre mi parla attorciglia lo strofinaccio e diventa rossa.
Si avvicina la cameriera sorridendo e le mette il braccio sulla spalla, un po' come quando si usciva dal liceo al suono della campanella dell'ultima ora e si faceva la strada del ritorno a casa abbracciati, come se il tempo per arrivare all'indomani fosse infinito ed il distacco insuperabile.
Ed in quell'abbraccio, come in questo c'era tutto.
Due amiche, un amore finito, la voglia di ricominciare e di provarci.
In un mix tra gioco, fantasia, un po' di incoscienza e di tanto "futuro" cominciano a raccontarmi la loro avventura
ed un progetto.
Poche parole, semplici e risolute, come loro.
E così Roberta Bertocco, la giovane e garbata cameriera, scopro essere la titolate de
" L'osteria delle zucche vuote" e" LA" timida "chef" è Giulia Crucitti di 22 anni.
Non vi parlerò dei piatti che vi consiglio di andare a gustare direttamente,
semplicemente vi voglio raccontare la storia di queste
due ragazze che avevano un sogno e l'hanno realizzato,
dei loro sorrisi che valgono più di mille meringhe,
della loro genuina modestia senza additivi di celebrità,
della loro timidezza che merita non 2 o 3 ma un intero firmamento di stelle e chi se ne frega se non sono quelle Michelin.
All'arroganza, supponenza di certi "chef"- e credetemi ne ho conosciuti tanti-
trovare professionalità, serietà, passione e soprattutto "umiltà" in due giovani donne, è una gran soddisfazione.
Riflessioni:
1)Avevo dato per scontato che chi stava dietro i fornelli fosse uomo....mannaggia ai luoghi comuni, a 'sti programmi tv e a come condizionano il modo di pensare....
2) Odio il termine chef ! anzi: IO ODIOOO il termine chef!!!
Voglio i" cuochi", quelli di una volta, quelli come mia nonna, che uscivano dalla cucina col grembiule che raccontava tutto un mondo, distrutti da un lavoro faticoso e pesante ma gratificati da quei clienti che chiedevano di poter "raspare" il suo risotto direttamente dal fondo del tegame.
Basta con le super star di oggi, dove sembra sia più importante che il fotografo li immortali dal loro profilo migliore e pazienza se il riso è scotto o la cipolla bruciata, c'è photoshop che toglie le rughe.
L'osteria delle zucche vuote
Cascina Valdapozzo
strada Vallerina 21
15044 Quargnento
0131 21 92 05
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