Una cosa l’ho capita, quando Walter Massa ti chiama e ti dice di non prendere impegni perché c’è un posto da vedere, persone da incontrare, prodotti da scoprire…
bhè, si molla tutto e si deve andare.
Gli ultimi giorni di gennaio sono i più freddi dell’anno, sono"i giorni della merla", un buon motivo per celebrarli con tutto rispetto con la festa della “Birra della merla” a Montegioco.
Ed ecco che senza farmi tante domande, mi ritrovo con una cinquantina di appassionati ad un” laboratorio” di vino e birra artigianale e qui, mi si sono aperte le porte del paradiso.
Ho scoperto un mondo parallelo, un mondo fatto di follia e passione, d’amore e cultura, di conoscenza e di istinto, di tecnologia e di tradizione.
8 SORSI E 4 MORSI:
4 birre e 4 vini degustati insieme ed abbinati ai cibi della nostra terra.
Birra e vino????
Da profana mi sono chiesta che tipo di legame potessero avere ed invece, scopro che con le uve del timorasso viene fatta una birra eccellente TiBir, che le barriques dei produttori di vino vengono riutilizzate dai mastri birrai e che per la birra e ed il vino si usano gli stessi lieviti.
Da profana mi sono chiesta che tipo di legame potessero avere ed invece, scopro che con le uve del timorasso viene fatta una birra eccellente TiBir, che le barriques dei produttori di vino vengono riutilizzate dai mastri birrai e che per la birra e ed il vino si usano gli stessi lieviti.
Per uno strano “ calcolo combinatorio della vita” (cit. di Giovanni Gregoletto inventore, maitre à penser de vie ed anche produttore di prosecco) sono capitata nell’Olimpo del gusto dove i migliori birrai d’Italia: Riccardo Franzosi, Luigi D’Amelio e Daniele Cosenza presentavano le loro birre, dove il padre del timorasso Walter Massa esortava all’etica e all’artigianalità come unica carta vincente per fare la differenza e dove Lorenzo Dabove, il guru italiano della birra, incantava con
il “metodo impressionista” e gli abbinamenti “fisici”.
il “metodo impressionista” e gli abbinamenti “fisici”.
Ero stordita.
Un baccanale di sensazioni, sentimenti e sapori.
Non era un “semplice mangiare e bere” era una lezione di storia, era un assaporare le nostre origini, fare filosofia affinando il palato, un momento di educazione civica, riacquistare la consapevolezza della necessità dei valori, quelli di sempre, come la famiglia ed il rispetto, per dare un valore aggiunto a quello che si fa e che ne fa la differenza.
Vino e birra un piccolo miracolo, oltre le birre di Civale, del birrificio Montegioco e del birrificio Extraomnes il pubblico ha potuto degustare due vini etici come il Lambrusco del Podere Il saliceto ed il Verdisio di Gregoletto, "prodotti originali con il nome dell'uva stampato nel bicchiere -come ama dire Walter Massa- e non in etichetta dove lì, per arrivarci, basta pagare".
Personaggi affascinati, ognuno con la propria “storia” ed il proprio mondo che diventa da subito anche il tuo dove tutto diventa semplice, facile, possibile.
Il mio plauso a questa famiglia di “visionari” che sono riusciti a rendere tangibile” l’inconsistenza di un sogno” ed un in bocca al lupo a chi con grande umiltà si è messo in gioco e sta plasmando il suo futuro come Gian Paolo Isabella dell’Azienda Agricola Podere Il saliceto.
8 SORSI 4 MORSI
1) Verdisio 2012 Gregoletto Birra LUMINA di Civale
Gnocco fritto e lardo della Cascina Capanna di Montegioco
2)Lambrusco di Sorbara 2012 Podere Il saliceto
Birra TiBIR all'uva timorasso Birrificio Montegioco
Gnocco fritto e salame cotto della Cascina Capanna
3)Timorasso Derthona99 Vigneti Massa
3)Timorasso Derthona99 Vigneti Massa
Birra BLOED del Birrificio Extraomnes alle ciliegie
Pitoast panino di pane in cassetta alla segale dell'azienda Carlo Fiorani di Cremona con salame cotto, mostrada, montebore e ciliegie di Garbagna
4) Moscato2013 Vigneti Massa
Zabajone al moscato Vigneti Massa accompagnato da pane artigianale con prugne, albicocche, uvetta e fichi.
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