domenica 9 marzo 2014

ICONE POP A CASALE MONFERRATO




Sguardi  ammiccanti e seducenti  ti osservano, ti fissano, ti interrogano.
Bocche che sussurrano e  ammaliano, espressioni corporee che comunicano all’inconscio.
Poi, con un gran chiasso arriva il colore: tanto, deciso, determinato,  contenuto in un  100x100.
 Un eccesso trattenuto  perché quello che può sembrare una festa, un carnevale, in realtà è un grido secco, tagliente e sofferente  che si traduce in un messaggio forte e chiaro: FRAGILE .

ICONE POP,  la mostra  di Emiliano Cavalli che torna nella sua città, Casale Monferrato, con  una personale nella chiesa dei SS Pietro e Paolo.
 Ho amato Cavalli prima di conoscerlo, ho amato da subito le sue dive, tutte meravigliose, tutte POP ,tutte con un comun denominatore: la velata tristezza del loro sguardo.

 Una malinconia che non si coglie subito perché in modo  scaltro  veniamo fuorviati dai colori, dai personaggi, dai testi.  Cavalli gioca con lo spettatore, e si “protegge” . Ci induce a pensare che lui è totalmente lì dentro , nei suoi quadri ma, in realtà,  tutta la sua  essenza  è un qualcosa che sta fuori dalla tela e che viene ad essa applicata, un semplice  nastro adesivo con scritto: FRAGILE.
Più di  un segno identificativo, più di una firma, oltre l’autoritratto,  un vero e proprio  outing della propria fragilità e di quella delle sue icone.
Subdola vittima e crudele carnefice nello stesso istante.
Mostra il nervo scoperto, invita a prendersi cura di lui, dei suoi quadri, della sua essenza. Ci suggerisce di  fare attenzione e non farlo soffrire  perché, in un suo gioco perverso, da colui che subisce un torto, sollevandosi da ogni responsabilità, andrà a giocare con i vostri sensi di colpa, perché con i suoi già ci gioca da tutta una vita.
Masochismo, narcisismo e  sadismo in perfetto equilibrio come l’armonia del tratto, il bilanciamento dei colori e la fuga nei testi.
Non tutto è così comprensibile di Cavalli, in lui come nei suoi dipinti una parte sfugge, sembra che sia tutta lì ed invece non lo è.
 Cerchi di intuirlo e di provocarlo, vorresti tendergli delle trappole per bloccarlo e guardarlo dentro, invece, ti trovi col fiato corto a rincorrerlo ed allora ti immergi nuovamente nelle sue opere per cercarne un varco, nel cromatismo per essere rassicurato, nelle vite delle sue “femmine” per trovare te stesso .


Senza chiedere il permesso e senza tanti giri di parole le ICONE POP  entrano dalla navata centrale della chiesa dei SS Pietro e Paolo di Casale Monferrato e si sistemano al posto delle icone cristiane. Anche le ICONE POP  hanno i loro fedeli, sono venerate e sono simboli di una vita che seppur costellata da successo, gloria e fama , hanno sofferto, hanno portato la loro croce e si sono sacrificate. 

Tutte bellezze  del nostro  tempo, non sono personaggi ma “espressioni” tra cui: Anna Magnani, Frida Kahlo, Mariangela Melato, Mina, Callas, Diana ed un solo ritratto maschile quello di Pasolini, l’unico di cui non si vedono le labbra, dove lo sguardo non ha filtri,  è profondo, intenso, potente.

Non fatevi ingannare e fate attenzione: la bellezza dell’essenza è FRAGILE, abbiatene  cura. FRAGILE. SIGILLO DI SICUREZZA

Dal 14 marzo al 13 aprile
Via Paleologi Chiesa dei SS. Pietro e Paolo Casale Monferrato





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