Tra le mille luci del Gavi Light Box che hanno
illuminato i festeggiamenti dei 40 anni della DOC a Gavi, oggi brilla anche una stella.
Massimo Mentasti chef de La Gallina |
Massimo Mentasti, del ristorante La Gallina, a 31 anni appena, da pochi giorni ha ottenuto una meritatissima
stella Michelin e ricorda:
"A fine agosto, per il Gavi Light Box, di certo non potevamo ancora sapere quello
che sarebbe accaduto a distanza di un paio di mesi .
Partecipare a
questo evento è stata una nuova
e stimolante esperienza:
un progetto
valido e curato nei
dettagli,
straordinario perché ha saputo creare,
tra le belle colline del Gavi,
un'atmostefera elegante e di charme.
Un’idea valida
che senz’altro troverà sicuro
riscontro".
Gavi Light Box un progetto inserito nel palinsesto della rassegna enogastronomica
"DI
GAVI IN GAVI"
e promossa dal Consorzio Tutela del Gavi, nasce per essere un’alternativa al classico aperitivo,
una nuova e originale occasione per avvicinare il pubblico alla
cultura del vino,
del buon vino,
in modo informale,
leggero e giovane.
In una parola: "light."
Gavi Light Box ed i festeggiamenti per i 40 anni della DOC |
"Ho aderito al
progetto perché finalmente si comincia a respirare un’aria coesa, dove noi ristoratori del gaviese
lavoriamo gomito a gomito e dove ognuno svela la propria storia e si racconta
attraverso quello che è il nostro linguaggio: la cucina".
nella cucina del ristorante La Gallina |
Ecco
perché ad accompagnare il "Grande Bianco Piemontese", nella puntata
di pre-lancio del format che porta la firma di Laura Gobbi, si è fatta una scelta di
campo ben precisa.
La promozione di una delle eccellenze del territorio, può e
deve essere raccontata da chi quel territorio lo vive, lo conosce, lo narra nel quotidiano.
La
gente di Gavi, i gaviesi, sono loro i veri
"ambasciatori del
territorio”, quelli che accolgono il visitatore che arriva in uno dei luoghi più suggestivi del basso
Piemonte.
Ed
è proprio
questa la finalità del format Gavi Light Box:
far scoprire, amare ed apprezzare
un territorio, la sua storia, la cultura, le tradizioni ed i suoi tesori enogastronomici, coinvolgendo il
pubblico in un viaggio sensoriale tra i profumi dei vini
ed i sapori dei
piatti
della tradizione locale.
Lo chef e La Gallina |
Il
primo menù a due mani del Gavi Light Box porta la firma di
e del nostro Massimo, che ha completato
il (capo)lavoro con vitello tonnato e tonno di gallina accompagnati da verdure
di stagione.
Risotto al Gavi, vitello tonnato e tonno di gallina |
Propositivo,
umile e generoso, nelle sue parole si avverte una straordinaria bontà di cuore:
“Sono felice che sia arrivato il riconoscimento ma lo sarei stato
comunque se fosse arrivato ad un altro collega; l'importante è che Gavi ne abbia un ritorno.
Il suo vino è conosciuto in tutto
il mondo ed è ora che anche le bellezze del nostro territorio siano apprezzate
come altre zone d’Italia.”
A
sentirlo parlare,
potrebbe sembrare un gaviese doc ma, come spesso accade, coloro che sono “foresti”
hanno un senso di riconoscenza molto più profonda per la terra che li ha adottati,
che li ha visti “crescere”,
che ha dato loro tanto e che ne ha visto decretare il successo.
Massimo
invece é
lombardo, di
Varese,
e senza dubbio il suo successo è
dovuto alla famiglia
Moccagatta che sei anni fa, con
le idee ben
chiare su che direzione dare al loro resort Villa Sparina e soprattutto al loro ristorante, hanno deciso
di azzardare scommettendo su un ragazzo di soli 25 anni per condurre la loro
rinomata cucina.
Ed hanno vinto.
“ Stefano, Massimo e Tiziana avevano un “progetto”
molto preciso, non volevano un nome già affermato per La Gallina,
volevano qualcuno da far crescere e con
cui crescere. insieme.
Hanno dovuto insistere un po’ perché sentivo il carico
della responsabilità, ma alla fine hanno
avuto ragione loro.”
Tutto il resto è
storia.
Un
progetto strutturato, le idee chiare, lo spirito giusto;
puntare sui giovani, farli crescere, investire su di loro e fare insieme
una squadra.
Moccagatta docet.
“Quando ci sono progetti validi e persone giuste, con impegno
e dedizione i risultati non tardano ad arrivare e sono sicuro che il Gavi Light
Box sia la formula giusta per far conoscere Gavi ed il suo Gavi.”
Gavi Light Box |
Un
cubo di luce,
le balle di paglia
come sedute, gli
arredi country shabby
chic, le
candele per un
tocco di romanticismo, i grandi cuscini bianchi, la suadente musica lounge in sottofondo,
ed il bianco a far da padrone.
Massimo Mentasti (primo a dx) Alberto Rocchi (secondo a dx) ed i volontari de Di Gavi in Gavi |
Gavi
Light Box
é il vino, il
Gavi DOCG, il "Grande Bianco Piemontese", é tutto il suo territorio contenuto in uno scrigno luminoso che vuole avvolgere nelle sensazioni un
pubblico, soprattutto italiano, informale ma attento a ciò che fa tendenza.
Il Gavi
Light Box non poteva chiedere di più:
nascere sotto e con una buona “stella”.
Nessun commento:
Posta un commento