domenica 15 giugno 2014

UN ANDY RIVIENI TRA CONTAMINAZIONE ED IMMAGINAZIONE


Arte contemporanea, fantasmagoria, musica, poesia e teatro per un solo talento poliedrico: il Maestro Andy Rivieni da Francavilla Bisio. 
Un artista di successo, se per declinare il termine “successo” si fa riferimento al celebre aforisma del filosofo statunitense Henry David Thoreau: 
“c'è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera”.


Da sempre pervaso da una passione straripante per l’arte in tutte le sue molteplici forme espressive, il Maestro si forma al Dams di Bologna.
 Impermeabile agli anni ’80 dei paninari, ai ruggenti yuppies, alle mode ed agli stereotipi in genere, coltiva imperturbabile il suo stile in tutte le variopinte sfaccettature, preservandolo da ingerenze esterne e da condizionamenti.
Lungi dal mecenatismo, sperimenta ed interseca negli anni varie esperienze, quasi tutte sulla linea di confine, là dove pochi osano e, come ama ripetere, 
“là dove più è difficile raccogliere il consenso delle masse blasfeme”.




“Le contaminazioni giovanili mi hanno spinto a mettermi in gioco nella musica e nella poesia”,
 così il Maestro ripercorre i suoi esordi. “Rock demenziale, testi con doppi, se non tripli sensi, mica canzonette!!.Poesie intrise di ermetismo del primo novecento, perché la mia arte esiste grazie alle scienze occulte e misteriose, stelle polari della mia vita, muse ispiratrici. Ho spaziato molto, sperimentando di tutto: ho persino collaborato ad un trattato di gastronomia, 
il De cul-in-aria Vallemmana, perché mangiare non è solo nutrirsi nel corpo: è nutrirsi nell’anima”.


Il passo verso il teatro è breve e naturale. Parte come attore, tenore e giullare; attraversa il mondo con il suo spettacolo di marionette nell’epoca in cui i più giovani si incollano alle play station ed alle wee. Riscopre la fantasmagoria, l'arte che cento anni prima dell’invenzione dei fratelli Lumiere, permette di creare immagini a colori e in movimento. Oggi prevalentemente dipinge, ma il verbo di per se è riduttivo; crea opere d’arte poli-sensoriali che coniugano materia ed emozione, energia e movimento, fragranze e colori.


“Il mio percorso non è tutto rose e fiori”, ammonisce il Maestro, 
“a volte il confine fra il grande artista e il clochard è molto labile, dipende da fattori esogeni, difficili da comprendere e da governare razionalmente”. 
“Se uno pensa a Ligabue, Antonio, il pittore, non Luciano, il rocker di cartapesta”, prosegue il Maestro, “intuisce come l’esercizio dell’arte possa essere effimero in vita e sempiterno quando stai a guardare l’erba dalla parte delle radici”.



“Certo”, conclude Andy, “oggi l’artista deve essere presente sempre ed ovunque. 
Proprio per  questo sono su MySpace, Youtube, Linnkedin, ecc. Tengo poi una pagina su FB, https://www.facebook.com/fantasmagoriamoderna.andyrivieniii , aggiorno in real time il mio profilo, dico a tutti che esisto, promuovo la mia attività, le mie idee, mi intrattengo con i fans, con gli amici, con i potenziali clienti, con il mondo vero e irreale che gira intorno a noi.
 Anche questa è una strategia vincente per sopravvivere, in momenti di crisi e non”.




di Davide Boretti

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