Reduce da un viaggio in Canada, “into the wild”, durato circa sei mesi, l’incontenibileLaura Bombonato, attrice e regista alessandrina, è tornata in città carica di energia e voglia di creare.
Subito all’opera ha messo in piedi da circa un mese la rassegna Voglia di Teatro, presso il locale Fatto Bene una Volta di via Canina, in Alessandria: “l’ho fatto innanzi tutto per me stessa – ci racconta Laura – Il teatro è il mio primo, grande amore e sentivo l’esigenza, in un’Italia sempre meno propensa alla produzione di cultura in generale e di teatro in particolare, di creare le mie occasioni. Tutti i giovedì sera quindi farò, organizzerò, vedrò teatro”. E infatti questo appuntamento fisso la vede spesso protagonista anche come regista e attrice.
In una città il cui il teatro è chiuso da tempo, pare che l’intuizione della Bombonato sia particolarmente apprezzata dal pubblico, la cui partecipazione è sempre assidua e vivace. Molti sono gli spettatori affezionati che non perdono nemmeno un appuntamento del giovedì, accomunati dall’esigenza di incontrarsi, di condividere, di aggregarsi.
Laura spiega quanto sia difficile essere attrice e regista nel nostro Paese, nel quale non ci sono una vera tradizione e consuetudine teatrale: “significa spesso doversi dedicare anche ad altro, per sopravvivere. Ci sono attori che fanno anche altri lavori, pur di mantenersi. Io, dal 1997, anno in cui mi sono diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, ho giurato a me stessa che mi sarei mantenuta facendo solo ed esclusivamente teatro e affini. “ In altri paesi, in Germania ad esempio, gli attori, dopo l’accademia professionale, hanno la possibilità di lavorare in un teatro con contratti dai due ai cinque anni. E ogni città tedesca, anche la più piccola, ha un teatro estremamente attivo. In Italia, evidentemente, la situazione è un’altra.
Il suo curriculum professionale è di tutto rispetto. A gennaio del 1998 ha messo in scena la sua prima regia, “Delitti esemplari” di Max Aubal Teatro Macallé di Castelceriolo e ha iniziato a lavorare sul territorio. “La Scuola del teatro Stabile, diretta daLuca Ronconi, nella quale sono entrata dopo aver superato due selezioni alle quali erano presenti circa un migliaio di persone, mi ha insegnato per due anni, otto ore al giorno, ad essere soprattutto un’attrice in grado di eseguire quanto richiesto dai registi incontrati sul cammino. Per fortuna, ho studiato anche con insegnanti comeFranca Nuti e Nikolaj Karpov, ai quali premeva invece stimolare la nostra creatività attoriale. E da lì sono partita, terminata la scuola. Sentivo dentro di me l’esigenza fortissima di confrontarmi con la mia creatività e quindi di fare una regia.” e aggiunge “Inoltre, avevo amici qui ad Alessandria che avevano iniziato con me il percorso teatrale ai Pochi con Francesco Parise (il primo che mi ha svelata a me stessa, mettendomi di fronte alle mie potenzialità di attrice). Volevo condividere con loro le mie esperienze, quanto avevo appreso a Torino e li ho coinvolti nella mia prima regia, dalla quale è nata per l’appunto laCompagnia Max Aub.”
Fino a comprendere che per essere felice avrebbe dovuto cimentarsi con il teatro tutti i giorni, per cui ha iniziato ad insegnare teatro e tecniche della comunicazione. Ha insegnato al Teatro Macallé, al Collegio Universitario a Torino, all’Università del Piemonte Orientale, in molti licei e istituti superiori di Alessandria, alla Scuola Forense di Alessandria, All’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, presso la Biblioteca e il Centro Culturale di Valenza.
Ma la Bombonato non è nuova ad organizzare rassegne teatrali, ci svela infatti che. “circa 10 anni fa, dopo esser stata ad Avignone al festival estivo di teatro con Luigi Di Carluccio, ho organizzato con lui la prima edizione della Rassegna TeatraleSettembre al Teatro Macallé, con l’idea di offrire quindici giorni intensi di teatro al territorio alessandrino, a prezzi accessibili a tutti, coinvolgendo anche artisti non convenzionali di altre località e cercando io per prima di proporre sempre punti di vista innovativi e stimolanti”.
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