Se Sara, Marco, Andrea B. ed Andrea Z. facessero parte di
una squadra di calcio,
sulla loro maglietta, anziché i loro cognomi, ci
sarebbero stampate queste parole:
futuro, passione, umiltà e gruppo.
La squadra scesa in
campo è quella de La Bollina che dal 2011, di proprietà di Marco Roveda, ha
scommesso di fare un vino differente.
Un vino col cuore.
Passare una sera con loro è stata come passare una serata
con gli amici di sempre.
In un’atmosfera rilassata e sincera, non si è parlato
di numeri, di bottiglie da vendere,
di mercati ed investimenti ma
di etica, coraggio, semplicità
e rispetto.
Andrea Zampieri,Sara Repetto, Andrea Bernardini
Un gruppo giovane, determinato e non convenzionale,
dove
ognuno di loro ha un obiettivo personale che fa confluire dentro un unico calice di vino
bianco che oggi, a distanza di tre anni dall’inizio di questa avventura, ha
vinto il secondo premio
come miglior vino bianco d’Italia con l’Armason 2012.
“Passione” è la prima parola che Marco Roveda mi offre come
essenza de La Bollina.
Ci crede e lo
vedi nei suoi occhi ma soprattutto nella sua gestualità.
Mentre mi dice “Passione”
stringe le mani
ed in quel momento mi
sembra di non essere più nell’elegante sala del resort Villa La Bollina,
ma tra
i filari delle sue vigne dove lo immagino con lo stesso gesto,
prendere in mano
con vigore e “passione” un pugno di terra.
Una scommessa con un territorio già ricco di nobili vini,
una scommessa con se stesso nel rimettersi in gioco e l’intuizione vincente che
il vino non si fa in cantina,
il vino si crea con rispetto, abbassando la testa
e correndo dei rischi.
Marco Roveda al centro
Lungimirante imprenditore.
Uno uomo senza filtri e sovrastrutture,
a suo agio nelle vigne quanto in occasioni ufficiali.
L’umiltà di riconoscere
di essere all’inizio ma la consapevolezza di chi vuol raggiungere un risultato
e sapere che la sua "passione",
senza le parole magiche di Sara Repetto, Andrea
Bernardini ed Andrea Zampieri,
rimarrebbe solo una chimera o più semplicemente una
bottiglia con un vino dentro,
un prodotto buono ma come tanti.
Marco Roveda sa che La Bollina può dare qualcosa in più
e sa
che non può venire né dalla terra né dall’uva ma da coloro che condividono con
lui “Progetto Vino”
ed allora, da sapiente alchimista va ad aggiungere:
il “Futuro” ed i sogni di Sara Repetto
responsabile marketing;
la necessità di condivisione e di far parte di una “squadra”
di Andrea Zampieri enologo di cantina che a soli 23 anni fa la sua prima
vendemmia;
“l’umiltà” ed il romanticismo di Andrea Bernardini l’enologo che ha saputo dare il giusto equilibrio ad
“una pianta che per sua natura va verso il cielo e che noi forziamo a stare a terra”,
ricavandone un
frutto prezioso .
Quando berrete un bicchiere de La Bollina oltre a respirare i
profumi di un territorio meraviglioso, degusterete il rispetto di chi l’uva ha
deciso di “toccarla il meno possibile” perché,
a ragione, è conscio del fatto che la natura ha già fatto tutto ed in modo
impeccabile.
Ed allora, la visione di Marco Roveda e di tutto il suo gruppo
diventa “semplicemente” la realtà di un vino di grande qualità.
Felice di questi nuovi progetti !! Forza! ✌️
RispondiEliminasì quando vedi l'entusiasmo ed i risultati, sono vere e proprie iniezioni di fiducia. grazie per aver letto il post
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