"Movimento gente di lago" è un progetto che nasce dalla collaborazione tra Laura Gobbi e lo chef stellato Marco Sacco.
Marco Sacco, uomo di lago, impara prima a nuotare che a camminare e che sente di essere arrivato, ad un certo punto della sua vita, a dover restituire quello che le acque di uno dei laghi più puliti d'Europa gli hanno dato. Un giorno incontra Laura Gobbi che riesce a leggere il suo cuore e a portare a galla tutto quello che ribolliva nell'anima dell chef.
Ecco il loro progetto
Marco Sacco, uomo di lago, impara prima a nuotare che a camminare e che sente di essere arrivato, ad un certo punto della sua vita, a dover restituire quello che le acque di uno dei laghi più puliti d'Europa gli hanno dato. Un giorno incontra Laura Gobbi che riesce a leggere il suo cuore e a portare a galla tutto quello che ribolliva nell'anima dell chef.
Ecco il loro progetto
C'è gente di mare e c'è gente di lago. Anche la gente di lago ha le sue storie da
raccontare.
Portavoce di questa gente, di queste tradizioni, di
questa vita è Marco Sacco, lo chef di acqua dolce.
Sacco tiene a battesimo la sua nuova avventura raccontandola
in tre serate; nei suoi occhi, l’entusiasmo e l’energia di quella che è una
vera e propria “missione” .
”Con questo nuovo progetto, darò semplicemente voce a ciò che abbiamo,
che abbiamo sempre avuto, ma che è stato dimenticato. La ricchezza delle acque
interne è immensa, un patrimonio inestimabile. Ognuno di noi dovrebbe
condividere, partecipare e sostenere, attraverso la propria esperienza, questo
movimento come genesi della nostra
esistenza. ”
Un rapporto particolare quello di Sacco col suo lago: l’ha
vissuto, ne è fuggito, è ritornato; il lago gli ha strappato tre vite ma,
nonostante tutto, lui gliene vuole restituire molte di più.
“Non guardo a quello
che mi è stato tolto, ma solo a quello che ho ricevuto; per me, oggi, i tempi
sono maturi per mantenere fede ad una promessa che feci tanti anni fa.
Restituire e ringraziare così il mio lago che, sarà piccolo, ma è tutto il mio
universo”.
Le acque del lago per Marco Sacco sono un liquido amniotico:
”Ti tengono a battesimo, ti crescono, ti
cullano e ti proteggono. Il lago mi ha fatto soffrire, dannare, gioire. Da
questo luogo più volte me ne sono andato ma alla fine sono sempre tornato;
quando hai le sue acque che scorrono nelle vene, ovunque tu possa andare,
comunque e sempre lui ti richiama a sé.”
“Movimento gente di
lago” ha come obiettivo fare “scuola”.
Costruire un pensiero, un vero e proprio manifesto, una filosofia di vita,
risvegliare le coscienze, renderci più
responsabili nel nostro quotidiano, essere consapevoli di noi stessi e
dell’ambiente in cui viviamo, approcciarci alle nostre acque interne con
coscienza ed “educazione.” Laura Gobbi, esperta di marketing territoriale e
responsabile del progetto che traduce il pensiero di Sacco e ne racconta la sua
genesi: “Movimento” come le onde del
lago, ritmiche, armoniche che attendono
il vento per gonfiarsi, di indole quieta e placida in superficie ma con
correnti forti che trascinano, ribollono, si agitano in profondità ; “gente di
lago”, perché è la gente che dà voce alla sua natura, malinconica per coloro
che lo vedono con un occhio distratto, in realtà profonda e piena di vita come
quella lacustre. Fare cultura, parlare con, di e per il territorio, ridare
dignità ad un intero sistema che per anni ha vissuto nell’oblio ed è stato
fagocitato dal mondo di mare.”
Con questo progetto si
vuole parlare di rispetto, di coscienza, di impegno civile: ”Sono sicuro che
non sarà facile, in gioco non c’è il punto di cottura di una trota, qui c’è
qualcosa di più importante: aprire la mente delle persone, accompagnare il loro
sguardo verso un altro orizzonte, rieducare il palato a sapori che erano già
presenti nella nostra tradizione. Ci vorrà tempo, ne ho coscienza, ma il
movimento, come la pesca, per sua natura è speranza, come quella dei pescatori,
loro gettano l’esca e sperano che il pesce abbocchi.”
Conosciamo già Marco Sacco attraverso i suoi piatti, per
l’impegno etico con le tante associazioni tra cui “Ambasciatori del gusto”,
“Chic” e “Le Soste, per i suoi innumerevoli successi nel mondo, ed ora lo
vedremo mettersi in gioco con un qualcosa che va oltre il suo ruolo di chef:
l’essere uomo, “uomo di acqua dolce”.
La gente di lago è speciale, traduce nel suo essere
l’ambiente in cui vive ed in questo Marco Sacco è uno dei suoi rappresentanti
per eccellenza.
Piccolo e grande allo stesso tempo, Marco ed il suo Piccolo
Lago, il lago di Mergozzo, sono così. Silenzioso, discreto, mite, non
sfacciato; come le insenature del suo lago nasconde flessibilità, leggerezza,
velocità e mondi sommersi. Tranquillo in superficie ma pieno di correnti che
spingono in profondità. Lui, come le sue acque, aspetta il vento giusto per
gonfiare le vele delle sue tavole e tirare fuori il vero carattere, la sua
essenza.
L’obiettivo di Sacco è andare oltre le tre serate che
rappresentano il punto di partenza, l’anno zero per quello che il Movimento
vuole essere: far sentire nel tempo la voce delle acque dolci. Far conoscere il
lago.
“Vent’ anni fa ho
avuto una forte crisi d’identità, non ero soddisfatto né di me stesso né del
mio lavoro, non mi riconoscevo in quello che facevo. Il pesce di mare era entrato prepotentemente
sulle tavole di tutti i ristoranti, anche in quelli dove il mare non c’era; era
una questione di moda, di tendenza, di praticità. Se proponevi una trota ti
chiedevano un fritto misto. Pian piano un’intera filiera è andata a sparire,
un’intera identità cancellata. Seguivo la corrente ma, in realtà, non sapevo
più chi fossi. Un giorno ho strappato quel menu, sentivo che dovevo andare
“contro” quella corrente per ritrovarmi. Ho riscritto me stesso nel menu, ho
riportato la trota nei miei piatti e sono arrivate le stelle. Avevo ritrovato
Marco nelle mie radici.”
Il Movimento nasce al Piccolo Lago ma guarda lontano; il
desiderio di Sacco è quello di poter portare il suo lago a parlare con altri
mondi per guardarsi e si confrontarsi; essere il punto di riferimento per chi
ama il lago, per chi ne è legato a doppia mandata in un rapporto di odio e
amore, per chi non ne può fare a meno e per chi vuole conoscerlo.
Figure principali del Movimento sono i cuochi, coloro che
trasformano la vita delle acque dolci in “nutrimento”, ed i pescatori, i
filosofi del movimento, i personaggi principali, quelli che leggono il tempo,
parano con le reti, fischiano con i mulinelli, quelli che nelle loro mani
tagliate tengono i pesci che pescano.
Si userà concettualmente l’antico strumento di lavoro dei pescatori, si andrà a “fare rete” attraverso i diversi saperi, mondi e professionalità; si tesse quella
rete che verrà gettata in un mondo virtuale e che tirata su, sarà ricca di
emozioni, esperienze, risultati e nuovi stimoli da perseguire.
Insegnare alla gente a conoscere, apprezzare e raccontare un
territorio, renderla fiera di fare parte di questo ecosistema, ristabilire il giusto equilibrio, non solo
tra uomo e natura ma tra l’uomo e la consapevolezza di essere parte di ambiente
da tutelare.
Cultura, tradizioni ed innovazione, lo sguardo del passato
in cammino verso il futuro, utilizzare le nuove tecnologie, la scienza, le
tecniche per vivere e trasmettere responsabilmente un messaggio preciso: le
acque dolci sono un mondo immenso. Il lago è un libro di avventure che deve
essere scritto da chi il lago lo vive e deve essere letto da chi ha a cuore il
proprio futuro.
Laura
Gobbi
Project
Manager
Movimento Gente di Lago
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