Il pesce Pietro è la mascotte del progetto Movimento gente di lago, nato dalla collaborazione tra Laura Gobbi e lo chef due stelle Michelin Marco Sacco
Il pesce, animale sacro che da sempre accompagna
l’evoluzione dell’uomo attraversando mondi e culture differenti.
Icona di abbondanza, ricchezza e di nutrimento incarnato
attraverso la sua biblica moltiplicazione, è senza dubbio un animale psichico,
che si muove nelle acque delle emozioni andando oltre le profondità fisiche a
scandagliare i fondali della nostra anima.
Il Pesce Pietro sguizza fuori con tratto elementare che ne
delinea l’essenza nelle parole e nella visione mentale di Laura Gobbi diventando il messaggero del “Movimento gente
di lago”, il testimone della passione e della devozione che la gente di lago ha
per le sue acque.
“Movimento gente di lago” nasce sulle rive del lago di Mergozzo,
da un’idea di Marco Sacco, chef due stelle Michelin, per dare voce alle acque
dolci del nostro territorio ed alla nostra storia; un movimento, una filosofia
di vita, un pensiero che deve essere raccontato e condiviso per renderci
maggiormente responsabili nei confronti dell’ambiente e di noi stessi.
“Vorrei che il pesce
Pietro non fosse letto come un logo, ma considerato più come un totem.
Un’immagine che porta con sé l’energia di un pensiero, la cardiaca ritmicità di
un progetto, la forza narrante della semplicità. Due curve: una in alto ed una
in basso a rappresentare i due emisferi che si uniscono attraverso il corpo
calloso; il maschile ed il femminile, l’unione del razionale con l’intuitivo.
Il pesce è creazione e creatività, metamorfosi ed adattamento, fertilità e
trascendenza, che si muove nelle acque immense e sconfinate del reale e
dell’inconscio.
Il pesce, simbolo
della vita in tutte le culture del mondo, pesca il cuore delle persone; lui non
finisce nella rete ma è: la rete, l’elemento che unisce.
Il pesce diventa “IL”
pescatore di emozioni e sentimenti. Nella sua bocca un amo che cattura l’anima
e l’essenza delle persone, il cuore e la passione della gente di lago.”
Non c’è bisogno di aggiungere altro.
Il pesce non parla ma esprime.
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