lunedì 14 luglio 2014

DESMOND: LA RINASCITA DELLA CANZONE D'AUTORE TARGATA AL

Quando ascolti le loro canzoni, ti scordi per un momento di tutti i talent show, di tutti i “Saranno Famosi” della musica italiana che passano ogni giorno in qualche canale televisivo, di tutte le canzoni “sole, cuore e amore” che intasano le radio. Quando ascolti le loro canzoni, per un attimo ti tornano alla mente Franco Battiato, Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Francesco Guccini. E forse il nome Francesco porta fortuna. Il progetto Desmond nasce appunto da un’idea di Francesco Audano, un ragazzo alessandrino di soli 25 anni, con la storica collaborazione dei musicisti Stefano Buffone (chitarre), Giorgio Casanova (batteria), Daniele Piglione (basso).



Il progetto nasce nel 2010, e già nel 2011 esce il loro primo EP, composto da 5 canzoni di eccezionale profondità e originalità di testi. Fabrizio Chiapello, loro produttore artistico del prestigioso Studio Transeuropa di Torino, vanta collaborazioni con i Subsonica, i Baustelle, Arisa e Niccolò Fabi. Evidentemente ha visto in loro un talento che valeva la pena di far sbocciare. E così infatti è stato. Nel 2012 li vediamo semifinalisti di “Italia Wave”, selezionati tra oltre 230 band italiane. 
In occasione del 3° concorso musicale “Amici del Mauri”, l’autore e musicista Franco Fasano consegna ai Desmond il Premio Speciale Miglior Strumentista per ‘originalità dei testi, interpretazione dei brani, presenza scenica ed efficacia nella comunicazione
Ma è il 2013 l’anno della svolta: il giorno di San Valentino viene pubblicato online il singolo intitolato “Single”, una schizofrenica rappresentazione della vita da scapolo. Con questa canzone il progetto Desmond vince il “Trofeo Roxy Bar di Red Ronnie 2013” a Bologna: in questa occasione i Desmond hanno condiviso il palco con artisti straordinari fra cui Max Gazzé, Enrico Ruggeri, Ron, Rita Pavone, Enrico Cremonesi, Gino Paoli, Fabrizio Moro. L’8 settembre 2013 i Desmond si esibiscono all’interno del prestigioso Miscela Rock Festival.



E adesso? Adesso, mi racconta Francesco, è in produzione il loro nuovo EP, la cui uscita è prevista per questo settembre. Mi dice che ci saranno 5 canzoni, il cui minimo comune denominatore è la solitudine, vista in ogni sua sfaccettatura, positiva o negativa. Alcune delle nuove canzoni le ho già sentite nei loro live, ad esempio “Ulisse”, “Single”, “Spender poco” (che adoro!); le altre invece, “Se non ci fosse lei” e “Scia”, saranno una sorpresa anche per me. Impossibile, dopo averli ascoltati, non innamorarsi di quei testi; nemmeno mi avesse letto nel pensiero, Francesco mi racconta che si stanno piano piano costruendo un pubblico, perché la gente, dopo averli sentiti nei live, comincia a seguirli e a cercare online le loro canzoni, sul loro sito (www.desmondproject.com).
Perché, poi, questo nome, “Desmond”? Nasce da uno dei film preferiti di Francesco, “Viale del tramonto” (1951), di Billy Wilder. Gloria Swanson interpreta il personaggio tragicomico di Norma Desmond, ex diva del muto ormai dimenticata e disoccupata con l'arrivo del sonoro. Francesco è convinto che in lei siano racchiuse tutte le dinamiche del mondo dello spettacolo: il successo e il dimenticatoio, le paillettes e le pantofole, la gloria e la vergogna, la vittoria e la sconfitta.



Ma come lavora e compone un giovane cantautore italiano? Francesco mi racconta che tutti credono che comporre canzoni voglia dire “cogliere il momento dell’ispirazione”, bere e fumare tutto il giorno in attesa dell’estatico momento in cui l’estro creativo si manifesta, ma... non è affatto così. Comporre musiche e testi è un lavoro meticoloso, quasi “artigianale”. “Vuoi comporre testi? Devi scrivere almeno un’ora al giorno. Vuoi fare il musicista? Devi suonare almeno un’ora al giorno”. Non c’è traccia del classico “sesso, droga e rock’n’roll” nel suo impegno costante. Il suo unico ‘momento catartico’ per riordinare le idee prima di comporre è un semplice giro notturno in bicicletta, quando la città è silenziosa e lui può stare solo coi suoi pensieri.
Io rido, e insisto chiedendogli qualche aneddoto trasgressivo. Dai, ci sarà pure qualcosa in lui del classico stereotipo del musicista “bello e dannato”, sempre ubriaco e perennemente nei guai con la giustizia! Anche lui ride, e dice che effettivamente è mooolto trasgressivo quando fa i gargarismi con la sambuca, ottimo rimedio contro l’afonia e la tracheite.


Inutile, Francesco è proprio un bravo ragazzo, e lo dimostra anche il fatto che il progetto Desmond piace moltissimo ai bambini. Ai live a cui ho partecipato, mi sono resa conto che i primi a scatenarsi al ritmo delle sue canzoni sono sempre i bambini. Dicono che sia la chiave del successo. Spesso i bambini dimostrano di avere, istintivamente, molto più orecchio degli adulti.
Francesco mi racconta che uno dei più bei complimenti mai ricevuti gliel’ha fatto Kyle Woolard, un cantautore della Virginia con cui ha collaborato. Woolard, dopo aver ascoltato “Una giornata particolare”, ha detto che sembrava quasi che Francesco conoscesse quella canzone fin da piccolo, come fosse una ninnananna, o un ricordo della sua infanzia, tanta era la naturalezza e la spontaneità con cui la cantava.
Ed è questo che più piace del progetto Desmond: la realtà autentica che si cela sotto ogni nota, sotto ogni parola, l’incredibile leggerezza con cui vengono espresse verità profonde.
Ve lo dice la loro fan numero uno!
Federica Ricci


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