lunedì 8 dicembre 2014
lunedì 24 novembre 2014
MILLE LUCI ED UNA STELLA......MICHELIN
Tra le mille luci del Gavi Light Box che hanno
illuminato i festeggiamenti dei 40 anni della DOC a Gavi, oggi brilla anche una stella.
Massimo Mentasti chef de La Gallina |
Massimo Mentasti, del ristorante La Gallina, a 31 anni appena, da pochi giorni ha ottenuto una meritatissima
stella Michelin e ricorda:
"A fine agosto, per il Gavi Light Box, di certo non potevamo ancora sapere quello
che sarebbe accaduto a distanza di un paio di mesi .
Partecipare a
questo evento è stata una nuova
e stimolante esperienza:
un progetto
valido e curato nei
dettagli,
straordinario perché ha saputo creare,
tra le belle colline del Gavi,
un'atmostefera elegante e di charme.
Un’idea valida
che senz’altro troverà sicuro
riscontro".
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lunedì 27 ottobre 2014
ELISABETTA SGARBI, LE DONNE DEL BAROLO E LE STORIE DI DONNE, SANTE E CORTIGIANE
"Le
donne del Barolo: storie di donne, sante e cortigiane”
Con
Elisabetta Sgarbi ed Eugenio Lio
Sabato 8 novembre, a partire
dalle ore 18.00, Cascina Langa, via Cappelletto 36 Trezzo
Tinella (CN),
accoglie la quarta ed ultima serata della stagione 2014 del progetto "Il vino delle donne" promosso dall' Associazione Culturale In
Donne Veritas.
Ospite della serata
assieme ad Eugenio Lio, editor della
narrativa e saggistica nella casa editrice Bompiani, membro del comitato
editoriale del Festival La Milanesiana, sarà Elisabetta Sgarbi che presenterà al pubblico due film di cui è
regista, “Quando i tedeschi non sapevano
nuotare” e “Racconti d’amore”, due
film dove Elisabetta declina il suo sguardo di figlia rivolgendosi alla Storia,
cioè al passato che ha generato questo presente. Si tratta di uno sguardo
poetico che sa insinuarsi nella Storia, nel racconto e nella narrazione, con un
amore tale da far emergere i dettagli più sfuggenti.
domenica 19 ottobre 2014
FRANCISMAD," IL MONDO E' A COLORI MA LA REALTA' E' IN BIANCO E NERO"
Francesca Maddaloni, in
arte FrancisMad, è una fotografa alessandrina decisamente talentuosa, con
all’attivo centinaia di scatti che racchiudono il suo amore per la terra
piemontese e un’impostazione decisamente introspettiva del suo lavoro.
Vincitrice di numerosi contest, quali “Watch me” di Vogue, “Racconta la tua
Roma” e “Lavoro, tu come lo vedi?” di La Repubblica, Francis ci racconta il suo
viaggio continuo nel mondo del digitale, non senza lasciarsi guidare da una
vena tradizionalista e romantica.
lunedì 18 agosto 2014
REDENZIONE, LIBERTA', ALLEANZA TRA MUSICA, IMMAGINI ED EMOZIONI
Impossibile non aver provato un brivido intenso ieri
sera alla tenuta “La Cascinetta” di Casalcermelli. Impossibile non aver tentato
di catturare i gesti di Chiara Giacobbe, violinista alessandrina 34 enne che
nel 2009 ha ideato il progetto “Laboratorio ElettroAcustico. Lo spettacolo RLA,
Redenzione, Libertà, Alleanza, che veniva presentato al pubblico come un
esperimento di accostamento di stili e strumenti diversi, nelle mani di Chiara
e dei suoi dieci musicisti ha fatto molto di più. Idea geniale quella di
sonorizzare tre cortometraggi scritti dalla stessa Giacobbe e realizzati in
location milanesi con la supervisione del regista Danilo d’Ercole. Elemento
comune delle tre storie l’intenso impatto emozionale, e quelle scene lente rese
fluide dal ritmo scandito degli strumenti.
Sembra difficile concepire il suono elettrico di
un basso accompagnato da un violino, e invece gli arrangiamenti di Chiara hanno
prodotto la magia della colonna sonora che incolla gli occhi al grande schermo.
La musica segue l’andamento delle immagini, e il cuore batte irregolare al
susseguirsi delle storie dei corti.
martedì 12 agosto 2014
ALBERTO ROCCHI. THE KING OF GAVI-STYLE RISOTTO
However, describing his dishes and reviewing his restaurant is, given its 40-year history as one of
the most celebrated purveyors of traditional Piedmont cuisine in Italy and across
the globe.
lunedì 4 agosto 2014
ALBERTO ROCCHI. IL RISOTTO AL GAVI
Scrivere di Alberto Rocchi, il re del risotto al Gavi, non è stato facile.
Raccontare dei suoi
piatti e del suo ristorante è invece cosa semplice, visto che oltre ad aver una
storia di quarant'anni, è anche uno dei luoghi più rinomati della ristorazione tradizionale piemontese a livello nazionale ed
internazionale.
Quando dici Gavi pensi subito alle “Cantine”, il ristorante.
Ho dovuto far sedimentare molto l’incontro con Alberto Rocchi e alla fine quello che mi è
rimasto, quello che da qualche tempo mi riecheggia nelle orecchie è una sua
frase :
“ Oggi ci vuole meno passione e più professionalità” .
Bum!!!. Mi ha
tolto il fiato.
Ed ha ragione.
La passione non basta, ci vuole professionalità.
venerdì 1 agosto 2014
"L'ARTE CONTAGIOSA" DI MARINA MARIOTTI
Vorrei
parlarvi di Marina Mariotti che sta girando le chiese
romaniche delle provincie di Asti ed Alessandria con un ciclo di
conferenze-spettacolo dedicate a Dante Alighieri dal titolo “L’Arte
contagiosa”.
giovedì 24 luglio 2014
CASSINE: UN BORGO DA SCOPRIRE TRA ARTE, CULTURA E PAESAGGIO
Il
borgo di Cassine adagiato sulle ultime
colline del Monferrato che degrada verso il fiume Bormida e collocato a metà
strada tra i centri di Acqui Terme ed Alessandria, di recente anche Cassine importante produttore
vitivinicolo è stato inserito all’interno dei paesaggi vitivinicoli del
patrimonio UNESCO come buffer zone.
lunedì 14 luglio 2014
DESMOND: LA RINASCITA DELLA CANZONE D'AUTORE TARGATA AL
Quando ascolti le loro canzoni, ti scordi per un momento
di tutti i talent show, di tutti i “Saranno Famosi” della musica italiana che
passano ogni giorno in qualche canale televisivo, di tutte le canzoni “sole,
cuore e amore” che intasano le radio. Quando ascolti le loro canzoni, per un
attimo ti tornano alla mente Franco Battiato, Fabrizio De Andrè, Francesco De
Gregori, Francesco Guccini. E forse il nome Francesco porta fortuna. Il progetto
Desmond nasce appunto da un’idea di Francesco Audano, un ragazzo alessandrino
di soli 25 anni, con la storica collaborazione dei musicisti Stefano Buffone
(chitarre), Giorgio Casanova (batteria), Daniele Piglione (basso).
giovedì 10 luglio 2014
MIMMA CALIGARIS: LA "MARGHERITA"DEI GRIGI
Quando si parla di Mimma Caligaris non si può immediatamente non far correre la mente alla squadra dei Grigi, l'Alessandria Calcio.
Ma chi è davvero Mimma Caligaris?
"Si parla spesso di Alessandria Calcio perchè rappresenta un pezzo importante della mia vita professionale e umana,perchè quando segui una squadra la segui ovunque,la segui in ritiro,durante la settimana altrimenti non potresti raccontare i novanta minuti di una partita in maniera approfondita, diventa qualcosa di più. Sono una privilegiata,perchè faccio il lavoro che ho sempre voluto fare,sin da bambina,e come dico spesso ai ragazzi giovani,questo è il mestiere più bello che ci sia,anche se difficile,specie oggi con mille regole,molte più difficoltà a reperire le fonti. Fare un lavoro che hai scelto,che ti piace di sicuro ti aiuta ad affrontare al meglio le difficoltà e gli ostacoli che ti si pongono davanti."
domenica 6 luglio 2014
FINOTTI, L'ECCELLENZA DELLE BICICLETTE ARTIGIANALI "MADE IN TORTONA"
A duecento metri dal traguardo sono partito secco sulla
sinistra del gruppo, ho disegnato davanti a tutti una curva quasi impossibile
rasentando il prato a margine della strada, poi mi sono alzato sui pedali per
l’ultimo spunto, quello vincente che mi ha portato a trionfare in solitaria.
Si, l’anno scorso è andata proprio così”, sorride Fabio Finotti al pensiero della
vittoria ottenuta nel 2013 sulle strade di casa. “Me la sogno sempre di notte
questa volata”, continua, “quest’anno, invece, ci ho provato, ma non avevo la
stessa gamba e sono arrivato solo 15°. Vediamo di andare meglio l’anno
prossimo!!”.
L’ottimismo è la stella polare dello stile di vita di Fabio.
“Si, è vero, oggi è sempre più difficile primeggiare”, aggiunge, allacciando la
sua passione sportiva alla sua attività lavorativa, “quest’anno mi sono
allenato parecchio, ma ho anche partecipato a parecchie esposizioni di settore,
tutte nei fine settimana, saltando qualche gara. Per vincere devi allenarti bene
almeno due, tre volte durante la settimana e correre almeno la domenica dato
che al sabato sono in negozio. Il livello medio del ciclismo amatoriale è
cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni; la tecnologia, la
preparazione atletica, l’alimentazione, l’abbigliamento: in tutti questi campi gli
atleti hanno oggi una competenza adeguata”.
lunedì 30 giugno 2014
MASSIMO MARCHESE ED IL FESTIVAL EUROPEO DI MUSICA ANTICA
Quando cominci a parlare con Massimo Marchese, capisci
subito che la passione per la musica filtra da ogni sua parola, da ogni suo
gesto. Siamo seduti in uno dei miei caffè alessandrini preferiti, “Antonella
Dolci”, ordiniamo un caffè, dò una sbirciata alla sfilza di macarons colorati
che mi saluta dal bancone, e nel mentre chiacchieriamo.
Impossibile non sentirsi un pochino in soggezione, di fronte
a uno dei grandi nomi della Musica Antica italiana. Non è molto conosciuto come
genere musicale, mi racconta Massimo, e ammette di essere molto più famoso
all’estero che “in casa propria”, in Italia. La Musica Antica ha un vastissimo
repertorio, migliaia di canzoni, dal Rinascimento al Tardo Barocco, per tutti i
gusti, per solista, per duetto, per ensemble.
Massimo Marchese è un grande concertista, celebre a livello
internazionale, suona il liuto, sia in qualità di solista che in qualità di
continuista in molteplici collaborazioni con i grandi della Musica Antica,
italiana e straniera. Fra di esse, gli si illuminano gli occhi quando parla
della collaborazione con Nigel Rogers, il tenore barocco più importante al
mondo, il “Pavarotti della musica antica”, come lo definisce lui. Incontrato
nel corso della sua formazione, vent’anni dopo ha potuto suonare con lui in
parecchi concerti in giro per l’Europa, e persino sullo stesso palco dove
l’aveva visto, e ammirato, per la prima volta.
Arriva il nostro caffè, lui gira lentamente il cucchiaino
nella tazzina mentre mi racconta che in Italia ci sono rassegne di Musica
Antica molto importanti, ma che per assurdo sono conosciute di più all’estero
che qui. Ad esempio, il Festival Europeo di Musica Antica si svolge a Piovera,
a pochi passi da casa nostra, eppure nelle scorse edizioni fra il pubblico
c’erano pochissimi alessandrini, e al contrario c’era gente proveniente da
tutta Italia e da tutta Europa. Insomma, la storia più vecchia del mondo:
cerchiamo la bellezza, l’emozione, l’arte e la musica lontano da noi, quando
invece non sappiamo di averla proprio sotto casa.
Ci beviamo il nostro caffè, in questo angolino di Paradiso
in stile provenzale, e gli chiedo come si è avvicinato al liuto, come ha
scoperto la passione per la Musica Antica. Lui sorride, e mi dice che da
piccolo aveva iniziato a suonare la chitarra classica, ma che un festival ha
poi cambiato la sua vita: il Festival dei Saraceni, a Pamparato, una piccola
cittadina in provincia di Cuneo. Lì, al Festival di Musica Antica, chiede ai
suoi genitori di essere accompagnato a un concerto di liuto, ed è amore a prima
vista. Il giorno dopo è già iscritto al corso di liuto del Maestro Jakob
Lindberg, un ragazzo all’epoca, ma già uno dei nomi più importanti a livello
internazionale. Lindberg insegna al “Royal College of Music” di Londra, ed è
proprio lì che Massimo si diploma, a 22 anni.
Dalla formazione, inizia la carriera. Non è una carriera
facile, mi dice, la cultura è malpagata, e gli artisti purtroppo non godono di
una categoria riconosciuta. Per fortuna, lavora come maestro elementare, e si
considera privilegiato perché è un lavoro che gli permette di portare avanti la
carriera musicale.
“Quali sono i tuoi prossimi progetti?” gli chiedo. E lui mi
dice che proprio in questi giorni sta per partire il X° Festival Europeo di
Musica Antica, al Castello di Piovera (AL), e che lui ne è il direttore
artistico. Dal 29 giugno al 6 luglio, si potranno ascoltare grandi artisti come
Carlo Centemeri, Claudio Massola, Elena Buttiero, Ugo Nastrucci. E l’ultimo
giorno del Festival, il 6 luglio alle 21.15, suonerà anche Massimo, con Ugo
Nastrucci, nel concerto “If music be the food of love... play on!”.
Mi racconta ancora che ha fissato una conferenza-concerto a
Londra per il 13 settembre: lì presenterà la musica di Gabriele Fallamero,
gentiluomo alessandrino del XVI secolo, musica che cerca da anni di presentare
in Alessandria, senza riuscirci. L’ennesimo esempio del fatto che non sappiamo
valorizzare abbastanza le nostre eccellenze, che pur ci sono, e così numerose.
Ci alziamo dal tavolo di “Antonella Dolci”, io lo ringrazio
di tutto, del suo tempo, della sua gentilezza e persino del caffè che alla fine
ha voluto offrirmi. Mi saluta invitandomi al suo Festival a Piovera, e io spero
con tutto il cuore di poterci andare. Perché se una persona crede in quello che
fa, la sua passione, il suo impegno e il
suo entusiasmo traspaiono anche solo da una semplice chiacchierata. Svelando,
una volta di più, uno dei grandi amori dell’essere umano, fin dalla notte dei
tempi: la Musica.
lunedì 23 giugno 2014
AGO E FILO IN STILE RETRO'
Luciana Lasagna, artista alessandrina che da sette anni si
occupa di sartoria e cucito presso il Museo Etnografico La Gambarina di
Alessandria.
Luciana rivisita e crea
stoffe ed abiti d’epoca, che espone prevalentemente in occasione delle varie
manifestazioni culturali organizzate dal museo. Luciana rappresenta
un’eccellenza dell’alessandrino, in quanto i suoi abiti risvegliano il gusto
vintage e richiamano il profumo dei mobili in legno, delle modelle dai capelli
raccolti e dei merletti che cascano sui veli ricamati.
domenica 15 giugno 2014
UN ANDY RIVIENI TRA CONTAMINAZIONE ED IMMAGINAZIONE
Arte contemporanea, fantasmagoria, musica, poesia e teatro per un solo talento poliedrico: il Maestro Andy Rivieni da Francavilla Bisio.
Un artista di successo, se per declinare il termine “successo” si fa riferimento al celebre aforisma del filosofo statunitense Henry David Thoreau:
“c'è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera”.
Da sempre pervaso da una passione straripante per l’arte in tutte le sue molteplici forme espressive, il Maestro si forma al Dams di Bologna.
Impermeabile agli anni ’80 dei paninari, ai ruggenti yuppies, alle mode ed agli stereotipi in genere, coltiva imperturbabile il suo stile in tutte le variopinte sfaccettature, preservandolo da ingerenze esterne e da condizionamenti.
Lungi dal mecenatismo, sperimenta ed interseca negli anni varie esperienze, quasi tutte sulla linea di confine, là dove pochi osano e, come ama ripetere,
“là dove più è difficile raccogliere il consenso delle masse blasfeme”.
martedì 20 maggio 2014
IN DONNE VERITAS. UNA CENA TRA MASCHE PIEMONTESI, LA FORZA DELLA TERRA BAGNATA E LA POESIA DEL VINO
In Donne Veritas
Il vino delle donne: storie di Resistenza, di Terra
bagnata e di Streghe
Sabato 7 giugno - ore 20
Sabato 7 giugno si
terrà, nell’incantato paesaggio delle
Langhe, la prima di quattro cene nate all’interno del progetto “In Donne
Veritas”: viaggio dedicato al mondo delle donne, del vino, della cultura e delle
tradizioni di questo straordinario territorio.
mercoledì 14 maggio 2014
ANIME DI ANIMA-LI
A CASALE MONFERRATO IN PRIMA NAZIONALE: “ANIMA-LI”
Sabato 17 maggio alle ore 18:30, nella Chiesa dei SS Pietro e Paolo, in
via Paleologi, Casale Monferrato, verrà inaugurata la mostra personale di
Patrizia Fratus
Una processione silenziosa di nove “anime” attraversa la navata centrale della chiesa.
In silenzio, alcuni animali si dirigono verso l’altare dove
ad attenderli c’è “il “cuore, per
ritrovare il loro senso e riacquistare la pace dopo tanto peregrinare.
domenica 20 aprile 2014
LA FORMULA MAGICA DE "LA BOLLINA"
Se Sara, Marco, Andrea B. ed Andrea Z. facessero parte di
una squadra di calcio,
sulla loro maglietta, anziché i loro cognomi, ci
sarebbero stampate queste parole:
futuro, passione, umiltà e gruppo.
La squadra scesa in
campo è quella de La Bollina che dal 2011, di proprietà di Marco Roveda, ha
scommesso di fare un vino differente.
Un vino col cuore.
lunedì 7 aprile 2014
IL "TITOLO" NEL BARILE
L'eleganza di certe donne del sud le proietta in una dimensione senza tempo.
Capelli neri lunghi ed un sorriso che parte dal cuore quando racconta la sua storia.
Ad Elena Fucci non si riesce a dare un'età. Una determinazione senza tempo, la preparazione di chi vive il mondo del vino da chissà quanto e poi, scopri che ha solo una trentina d'anni e da dieci impegnata ventiquattrore su ventiquattro nell'azienda che porta il suo nome.
E' curioso come si percepisce quello in cui uno crede, nel semplice sguardo.
Una sola etichetta che vende l'85% del suo prodotto all'estero e per la maggior parte in Francia, queste sì, che son soddisfazioni!.
Viene dal Vulture per l'esattezza da Barile, dove il detto dice che "non c'è barolo senza Barile".
Un destino già tracciato dal nonno, che è il suo più gran sostenitore, che più che ottantenne la segue nella sua avventura.
Amo più raccontare le storie di chi vive una passione ed è ovvio che poi il risultato se si lavora con dedizione, correttezza ed una buona dose di coraggio, arriva, come è arrivato ad Elena.
La scheda tecnica della degustazione di "Titolo" la lascio fare a chi è del mestiere, semplicemente questo vino mi ha portato nel Vulture una terra vulcanica ed intensa come intensa è Elena.
mercoledì 19 marzo 2014
PLATTI A COLAZIONE A PRANZO E A CENA.
L'atmosfera che si respira da Platti è quella che io adoro, un sogno di raffinata gentilezza e charme
Quando ti accomodi nella sala principale con intorno a te gli specchi antichi, le poltrone di velluto rosso, l'eleganza del servizio, ti basta chiudere gli occhi e sembra di rivivere un passato dallo splendore tipicamente sabaudo.
La scelta di Platti di incontrare poi altre "culture" gastronomiche in un miscellaneous di sensazioni, gusti ed esperienze è senza dubbio vincente e non poteva che essere Antonella Bentivoglio D'Afflitto la padrona di casa più adatta per far aprire le porte di Platti a questo incontro con un pubblico entusiasta.
Platti è ormai il mio punto di riferimento torinese anche per le colazioni di lavoro e il tea delle cinque con le amiche.
Ecco alcune suggestioni della serata lucana servita da Matteo Malacarne del ristorante Don Matteo di Matera.
domenica 9 marzo 2014
ICONE POP A CASALE MONFERRATO
Sguardi ammiccanti e
seducenti ti osservano, ti fissano, ti
interrogano.
Bocche che sussurrano e ammaliano, espressioni corporee che comunicano
all’inconscio.
Poi, con un gran chiasso arriva il colore: tanto, deciso,
determinato, contenuto in un 100x100.
Un eccesso trattenuto
perché quello che può sembrare una
festa, un carnevale, in realtà è un grido secco, tagliente e sofferente che si traduce in un messaggio forte e chiaro:
FRAGILE .
ICONE POP, la mostra di Emiliano Cavalli che torna nella sua città,
Casale Monferrato, con una personale
nella chiesa dei SS Pietro e Paolo.
Ho amato Cavalli
prima di conoscerlo, ho amato da subito le sue dive, tutte meravigliose, tutte
POP ,tutte con un comun denominatore: la velata tristezza del loro sguardo.
Una malinconia che
non si coglie subito perché in modo
scaltro veniamo fuorviati dai
colori, dai personaggi, dai testi.
Cavalli gioca con lo spettatore, e si “protegge” . Ci induce a pensare
che lui è totalmente lì dentro , nei suoi quadri ma, in realtà, tutta la sua
essenza è un qualcosa che sta
fuori dalla tela e che viene ad essa applicata, un semplice nastro adesivo con scritto: FRAGILE.
Più di un segno
identificativo, più di una firma, oltre l’autoritratto, un vero e proprio outing
della propria fragilità e di quella delle sue icone.
Subdola vittima e crudele carnefice nello stesso istante.
Mostra il nervo scoperto, invita a prendersi cura di lui,
dei suoi quadri, della sua essenza. Ci suggerisce di fare attenzione e non farlo soffrire perché, in un suo gioco perverso, da colui
che subisce un torto, sollevandosi da ogni responsabilità, andrà a giocare con
i vostri sensi di colpa, perché con i suoi già ci gioca da tutta una vita.
Masochismo, narcisismo e
sadismo in perfetto equilibrio come l’armonia del tratto, il
bilanciamento dei colori e la fuga nei testi.
Non tutto è così comprensibile di Cavalli, in lui come nei
suoi dipinti una parte sfugge, sembra che sia tutta lì ed invece non lo è.
Cerchi di intuirlo e
di provocarlo, vorresti tendergli delle trappole per bloccarlo e guardarlo
dentro, invece, ti trovi col fiato corto a rincorrerlo ed allora ti immergi
nuovamente nelle sue opere per cercarne un varco, nel cromatismo per essere
rassicurato, nelle vite delle sue “femmine” per trovare te stesso .
Senza chiedere il permesso e senza tanti giri di parole le
ICONE POP entrano dalla navata centrale della
chiesa dei SS Pietro e Paolo di Casale Monferrato e si sistemano al posto delle
icone cristiane. Anche le ICONE POP hanno i loro fedeli, sono venerate e sono
simboli di una vita che seppur costellata da successo, gloria e fama , hanno
sofferto, hanno portato la loro croce e si sono sacrificate.
Tutte bellezze del
nostro tempo, non sono personaggi ma
“espressioni” tra cui: Anna Magnani, Frida Kahlo, Mariangela Melato, Mina,
Callas, Diana ed un solo ritratto maschile quello di Pasolini, l’unico di cui
non si vedono le labbra, dove lo sguardo non ha filtri, è profondo, intenso, potente.
Non fatevi ingannare e fate attenzione: la bellezza dell’essenza
è FRAGILE, abbiatene cura. FRAGILE.
SIGILLO DI SICUREZZA
Dal 14 marzo al 13 aprile
Via Paleologi Chiesa dei SS. Pietro e Paolo Casale Monferrato
lunedì 3 marzo 2014
IN GIRO PER IL MONFERRATO CON GOLOSARIA
A GOLOSARIA
MONFERRATO NON SOLO ARIA DI PRIMAVERA, MA ANCHE DI NOVITA'
Più di 20 paesi riuniti in
festa per celebrare la bellezza del Monferrato, con assaggi, feste, eventi
culturali e tantissime novità.
Sono
più di venti i paesi che quest'anno, l'8
e il 9 marzo, si vestiranno a festa per celebrare il Monferrato, terra ricca di storia, cultura e cose buone.
Altrettante, se non di più, anche le novità
dell'edizione 2014, costellata di appuntamenti, feste, assaggi ed eventi
culturali.
Quartier
generale della kermesse, ancora una volta, sarà il Castello di Casale, aperto al pubblico in entrambe le giornate per
incontrare gli artigiani del gusto provenienti da tutta Italia. Ai prodotti
della tradizione, presenti da anni alla manifestazione, se ne aggiungeranno di nuovi, che
debutteranno per la prima volta sui banchi di Golosaria.
Protagonista
della due giorni casalese sarà anche l'oca,
la cui cultura da secoli è segno della radicata presenza della comunità ebraica
in terra monferrina. Non mancherà quindi un excursus a cura della Comunità Ebraica Casalese sul cibo
kasher- cioè consentito dalla Torah- monferrino. Domenica 9 marzo, alle 15.30 in Sala Carmi (presso la Sinagoga di
Casale_ Vicolo Salomone Olper) l'agronomo Gianluca Bettazzi, titolare dell'azienda
l'Oca Sforzesca di Vigevano terrà un incontro con la partecipazione di
Mariangela Besostri, Gianluca Cominetti dell'Associazione Brunoldi Ceci di
Sartirana Lomellina e Claudia De Benedetti, che svelerà i segreti delle antiche
ricette ebraiche monferrine. Al termine una degustazione kasher.
Novità
di questa edizione saranno anche gli Infernot
di Fubine, freschissime cantine di tufo, ideali per la conservazione del
vino. Anche i castelli hanno i loro, e a Fubine si potranno visitare uno ad
uno, essendo quello degli infernot uno dei valori che inseriti nel dossier per
la candidatura di questo territorio a patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
A
Murisengo invece, sabato e domenica, un'imprendibile
occasione per incontrare i produttori del territorio con i loro prodotti nella
meravigliosa cornice del castello appena ristrutturato. Sabato pomeriggio,
invece, alle 16.00, il maniero si animerà con la presentazione di 'Principessa Mafalda Titanic Italiano',
alla presenza dell'autore Riccardo Garosci e di Paolo Massobrio, per un momento
di confronto sul tema dell'immigrazione italiana, completato dalla presenza
dell'Associazione Memo.Memorie del Monferrato, che attraverso un vasto
repertorio fotografico porterà una tesimonianza preziosa dell'epoca. Oltre al
castello, che servirà un menu ad hoc per Golosaria, anche la Tenuta Isabella – Canonica di Corteranzo
Relais proporrà una visita alla cantina con degustazioni e assaggi tipici
monferrini. E poi il Comune,
che conferirà la De.Co alla torta di
nocciole di Murisengo, già fregiata del marchio di eccellenza artigianale
piemontese, e proporrà corsi di cucina presso i ritsoranti locali, con ricette
della tradizione, specialità a Km Zero e degustazioni di vino locale.
Particolarmente
affine all'esaltazione del patrimonio enogastronomico del Monferrato sarà anche
il programma di Serralunga di Crea,
che vedrà l'inaugurazione della 'Grignoteca',
la prima enoteca dedicata esclusivamente al Grignolino. Location dell'evento il
'ristorante di Crea', che proporrà anche una cena a tema con degustazioni di
Grignolino e prodotti tipici.
Roccaforte
della kermesse, anche per questa edizione di Golosaria, si conferma Vignale Monferrato, che durante tutta
la giornata di domenica si trasformerà in vera e propria capitale delle De.Co,
accogliendo in Piazza De.Co la presentazione degli 'Amici delle De.Co', associazione nazionale tra i vari territori
che hanno abbracciato la causa della promozione e del marketing territoriale.
Una realtà che con sapienza e costanza opererà per migliorare la diffusione e
la conoscenza dei prodotti tipici di ogni singola comunità.
Per
l'occasione sarà presente una delegazione proveniente dal vicentino che,
insieme ai sindaci del Monferrato, varerà questa nuova realtà. Ma a Vignale,
domenica, si darà spazio anche a specialità comunali, proposte per la
degustazione e l'assaggio e ad una selezione di prodotti piemontesi e vini
della zona.
Il
tema delle Denominazioni Comunali sarà centrale anche a Mirabello Monferrato dove, il 9
marzo, verrà proclamata una nuova De.Co dedicata al salame cotto.
Proprio
qui, a metà strada tra Alessandria e Casale, sarà inoltre ospitata per la prima
volta l'Associazione Nazionale dei
Comuni Virtuosi, di cui lo stesso paese fa parte. Presenti alla giornata
anche alcuni rappresentanti di Comuni del Turismo Virtuoso provenienti da tutta
Italia.
Assolutamente
da non perdere poi l'appuntamento goloso con il bollito di Moncalvo, specialità principe del paese che in occasione
di Golosaria Monferrato sarà celebrato in maniera sontuosa. L'appuntamento è sabato 8 marzo, dalle 14.30 alle 17.30,
e domenica 9 marzo, dalle 10.00 alle
17.00. Qui sarà possibile effettuare visite
guidate alla stalla del bue, presso l'allevatore e macellaio Lauro Micco,
oppure degustare i prodotti De.Co. Di Moncalvo ( j'Agnolòt Conì e Còi, la
Grissia di Moncalvo, la Car Croa battuta al coltello e al Salam Cheucc) presso
la Bottega del Vino di Piazza antico Castello.
Degustazioni
De.Co sono in programma anche a Grana,
dove domenica 9 marzo, a partire
dalle 10.00, prenderà vita il primo raduno
dedicato alle De.Co dell' agnolotto, alla presenza di numerose delegazioni
locali. In occasione dell'evento, il Comune presenterà la De.Co. Dell'agnolotto d'asino di Grana.
Storico
e invece sarà l'incontro tra Metodo Classico Italiano e Champagne,
realizzato in collaborazione con la locanda 'A Casa di babette' e in programma al Castello di Uviglie nelle giornate di sabato e domenica. Un'occasione straordinaria per conoscere
differenze e scoprire somiglianze fra 'perlages' italiani e francesi, in un
confronto che vuole essere positivo e non comparativo. La proposta per i
visitatori sarà ricca, con una selezione di oltre 30 etichette a cura degli
esperti di 'La Cuvée'. Ad arricchire l'evento, inoltre, la presenza di cinque caseifici
monferrini con i loro formaggi tipici.
Appuntamento,
infine, presso i tanti castelli che fanno del Monferrato la terra più
'castellata' d'Italia. Sabato e domenica
saranno aperti al pubblico quelli di Casale,
Gabiano, Murisengo e Uviglie,
mentre domenica sarà possibile visitare anche i castelli di Camino, Giarole e Piea, non
dimenticando di dedicare una visita alla storica torre di Viarigi.
Golosaria in Monferrato è organizzata con il
patrocinio di Expo 2015, Regione
Piemonte, Provincia di Alessandria, Città di Alessandria, Città di Casale
Monferrato, e con il contributo di
Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, CCIAA Alessandria; Fondazione
Cassa di Risparmio di Asti e
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Per
ulteriori informazioni sul programma, gli itinerari e i produttori presenti a
Golosaria è possibile consultare il sito www.golosaria.it
lunedì 24 febbraio 2014
LO STRANO CALCOLO COMBINATORIO DELLA VITA TRA: VINO, BIRRA ED I GIORNI DELLA MERLA
Una cosa l’ho capita, quando Walter Massa ti chiama e ti dice di non prendere impegni perché c’è un posto da vedere, persone da incontrare, prodotti da scoprire…
bhè, si molla tutto e si deve andare.
Gli ultimi giorni di gennaio sono i più freddi dell’anno, sono"i giorni della merla", un buon motivo per celebrarli con tutto rispetto con la festa della “Birra della merla” a Montegioco.
Ed ecco che senza farmi tante domande, mi ritrovo con una cinquantina di appassionati ad un” laboratorio” di vino e birra artigianale e qui, mi si sono aperte le porte del paradiso.
Ho scoperto un mondo parallelo, un mondo fatto di follia e passione, d’amore e cultura, di conoscenza e di istinto, di tecnologia e di tradizione.
8 SORSI E 4 MORSI:
4 birre e 4 vini degustati insieme ed abbinati ai cibi della nostra terra.
Birra e vino????
Da profana mi sono chiesta che tipo di legame potessero avere ed invece, scopro che con le uve del timorasso viene fatta una birra eccellente TiBir, che le barriques dei produttori di vino vengono riutilizzate dai mastri birrai e che per la birra e ed il vino si usano gli stessi lieviti.
Da profana mi sono chiesta che tipo di legame potessero avere ed invece, scopro che con le uve del timorasso viene fatta una birra eccellente TiBir, che le barriques dei produttori di vino vengono riutilizzate dai mastri birrai e che per la birra e ed il vino si usano gli stessi lieviti.
Per uno strano “ calcolo combinatorio della vita” (cit. di Giovanni Gregoletto inventore, maitre à penser de vie ed anche produttore di prosecco) sono capitata nell’Olimpo del gusto dove i migliori birrai d’Italia: Riccardo Franzosi, Luigi D’Amelio e Daniele Cosenza presentavano le loro birre, dove il padre del timorasso Walter Massa esortava all’etica e all’artigianalità come unica carta vincente per fare la differenza e dove Lorenzo Dabove, il guru italiano della birra, incantava con
il “metodo impressionista” e gli abbinamenti “fisici”.
il “metodo impressionista” e gli abbinamenti “fisici”.
Ero stordita.
Un baccanale di sensazioni, sentimenti e sapori.
Non era un “semplice mangiare e bere” era una lezione di storia, era un assaporare le nostre origini, fare filosofia affinando il palato, un momento di educazione civica, riacquistare la consapevolezza della necessità dei valori, quelli di sempre, come la famiglia ed il rispetto, per dare un valore aggiunto a quello che si fa e che ne fa la differenza.
Vino e birra un piccolo miracolo, oltre le birre di Civale, del birrificio Montegioco e del birrificio Extraomnes il pubblico ha potuto degustare due vini etici come il Lambrusco del Podere Il saliceto ed il Verdisio di Gregoletto, "prodotti originali con il nome dell'uva stampato nel bicchiere -come ama dire Walter Massa- e non in etichetta dove lì, per arrivarci, basta pagare".
Personaggi affascinati, ognuno con la propria “storia” ed il proprio mondo che diventa da subito anche il tuo dove tutto diventa semplice, facile, possibile.
Il mio plauso a questa famiglia di “visionari” che sono riusciti a rendere tangibile” l’inconsistenza di un sogno” ed un in bocca al lupo a chi con grande umiltà si è messo in gioco e sta plasmando il suo futuro come Gian Paolo Isabella dell’Azienda Agricola Podere Il saliceto.
8 SORSI 4 MORSI
1) Verdisio 2012 Gregoletto Birra LUMINA di Civale
Gnocco fritto e lardo della Cascina Capanna di Montegioco
2)Lambrusco di Sorbara 2012 Podere Il saliceto
Birra TiBIR all'uva timorasso Birrificio Montegioco
Gnocco fritto e salame cotto della Cascina Capanna
3)Timorasso Derthona99 Vigneti Massa
3)Timorasso Derthona99 Vigneti Massa
Birra BLOED del Birrificio Extraomnes alle ciliegie
Pitoast panino di pane in cassetta alla segale dell'azienda Carlo Fiorani di Cremona con salame cotto, mostrada, montebore e ciliegie di Garbagna
4) Moscato2013 Vigneti Massa
Zabajone al moscato Vigneti Massa accompagnato da pane artigianale con prugne, albicocche, uvetta e fichi.
lunedì 20 gennaio 2014
CAFFE' PLATTI, CULTURA, TRADIZIONE E RAFFINATE CONTAMINAZIONI MEDITERRANEE NELLO STORICO LOCALE TORINESE
ll nuovo corso dello storico Caffè Platti di Torino.
E' il 1870 quando all'angolo fra Corso Vittorio Emanuele II, al tempo Viale dei Platani, e Corso Re Umberto, apre i battenti una raffinata liquoreria, successivamente denominata “Caffè Platti” da Ernesto e Pietro Platti. Proprietari di un locale già destinato a divenire un simbolo di Torino e del suo stile charmant e intramontabile.
Un luogo che ha seguito, passo passo, la storia della città e dei suoi cambiamenti sociali ed economici, un autentico salotto che ha accolto personalità di ogni tempo, sino ad entrare - nel 2003 - nella prestigiosa associazione dei Locali Storici d'Italia.
Trascorsi dieci anni, ora Platti apre un nuovo capitolo della sua lunga storia, sotto la guida di Andrea Sabbia
L'ambiente, i raffinati velluti cremisi, lo scintillare di stucchi e specchi restano quelli delle origini. A cambiare, o meglio ad ampliare gli orizzonti, sono lo spirito e le proposte. Aperte a sapori, giovani emergenti, nuove forme di ospitalità ed accoglienza, tutti volti a fare di questo Caffè storico un autentico Atelier del Gusto.
Offrendo un segnale positivo in un momento di grandi incertezze, lo storico Caffè Platti apre il 2014 annunciando un anno vivace ed un cartellone ricco di novità.
L'avvio del nuovo corso, in perfetta sintonia fra la tradizione del locale e la volontà di dare risalto ai sapori dell'Eccellenza mediterranea, prevede una serie di appuntamenti gastronomici.
Un viaggio virtuale alla scoperta delle Penisola, scandito da tante tappe gourmet, ognuna affidata ad un nuovo talento della ristorazione italiana.
Il primo appuntamento è fissato per mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio (ore 20.00, € 65,00 a persona vini inclusi). Due serate davvero speciali, sotto la regia di Luigi Lionetti, protagonista d’eccezione dell’alta cucina mediterranea, executive chef emergente della più qualificata tradizione gastronomica campana.
Il menu degustazione, creato da Luigi Lionetti per Platti ed espressione di sapiente creatività, è una prelibata sintesi di tradizione, per l’attenzione alle ricette tipiche del territorio che gli appartiene, ed innovazione, nell’originale connubio di ingredienti e sapori di esclusiva qualità. Felice l’abbinamento del menu ai pregiati vini della regione campana.
Alle ore 20.00 sarà servito l’aperitivo di benvenuto; a seguire, gli ospiti prenderanno posto ai tavoli della Sala degli Specchi, in una cornice di rara suggestione ed emblema distintivo di Platti.
Il calendario di Platti, Atelier del Gusto a Torino, proseguirà con altri invitanti appuntamenti enogastronomici dedicati alle peculiarità delle singole regioni del Bel Paese ed alle interpretazione delle nuove leve della ristorazione italiana. In febbraio, la seconda tappa proseguirà tra fragranze, profumi e saporose seduzioni della Puglia.
Lo Chef Luigi Lionetti, classe 1984, caprese “doc”, a soli 15 anni viene “folgorato” dalla passione per la gastronomia e subito dopo il diploma inizia la sua esperienza lavorando in locali di grande prestigio, nel rinomato ristorante Paolino a Capri prima e all’hotel La Perla a Corvara poi. Nel 2008 approda all’hotel Punta Tragara, dove enfant prodige, a 23 anni, diventa sous-chef ed ora Executive, grazie anche agli insegnamenti del suo mentore, il Maestro pluristellato Gennaro Esposito.
Aperitivo di benvenuto
Zuppetta di fagioli di Controne,
scarola saltata e polpo verace alla griglia
Baccalà confit, ricotta di bufala “Barlotti",
pomodoro di Corbara e profumo
ai limoni di Sorrento
***
Risotto mantecato all'olio extravergine di oliva
di Nocellara del Belice,
carciofi arrostiti di Paestum e seppie
I Ravioli Capresi, ripieni di caciotta
di latte vaccino e maggiorana,
salsa di pomodori "Spugnilli del Vesuvio"
***
Branzino d'amo scottato sulla pelle
alle erbe aromatiche, variazione di verdure
di stagione e la sua clorofilla
***
Babà al rhum, crema chantilly e fragoline di bosco
Torta di mandorle caprese
con gelato al latte di bufala
Vini
Fiano di Avellino “Pietra Calda” 2012
Feudi di San Gregorio
Lacrimarosa 2012 - Mastroberardino
Passito Eleusi - Villa Matilde
***
Il prezzo per persona € 65,00 vini inclusi.
La prenotazione è obbligatoria.
sabbia@platti.it
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Per prenotazioni ed informazioni
Andrea Sabbia - Direttore Platti Torino
sabbia@platti.it - cell. 347 4471674
Ufficio Stampa
Federica De Luca
fededelu@gmail.com - cell. 335 6398734
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